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Autore: Dario Venditti

Relatore: Prof. Egidio Dansero

Correlatori: Prof. Marco Maria Bagliani, Prof. Pierantonio Bertero

Anno accademico: 2015/2016

Dipartimento di Economia Statistica "Cognetti de Martiis"

Corso di Laurea: Magistrale in Cooperazione, Sviluppo, Innovazione nell'Economia Globale


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Introduzione: 

(Italian) 

Il presente lavoro si inserisce nel solco di quanto appreso a partire dal mio lavoro di tesi triennale, durante il quale ho avuto modo di immergermi e confrontarmi con le vicende, la vita, la letteratura e gli insegnamenti del Mahatma Gandhi. Al termine di
quel percorso è rimasto impresso un grande esempio ispiratore e portatore di cambiamento. Attraverso Gandhi ho scoperto e constatato come i cambiamenti siano davvero possibili, ma che al tempo stesso si ottengono solo con il lavoro dei singoli, in cui ognuno può e deve fare la differenza. In questo senso, quindi, si è deciso di intraprendere un percorso che fosse in grado – potenzialmente – di produrre un cambiamento. Un cambiamento verso una maggiore sostenibilità. Si è scelto il settore della distribuzione automatica di cibi e bevande in quanto spesso tralasciato e che, proprio per questo motivo, dava l’impressione di poter offrire sfide coinvolgenti e – allo stesso tempo – notevoli opportunità di miglioramento. L’obiettivo, quindi, con cui si è principiato questo lavoro di tesi magistrale è stato di intraprendere un percorso ricco di domande e perplessità, ma che si concludesse con azioni concrete volte a poter fornire un contributo per migliorare la sostenibilità dell’Università in modo fattivo. La domanda principale a cui si cercherà di rispondere nelle pagine che seguono è, infatti, in che modo potrebbe essere possibile rendere più sostenibile (da ogni punto di vista) il settore del vending all’interno dell’Università. Prima di poter rispondere a questa domanda, però, è stato necessario rispondere ad altre domande, prima tra tutte su cosa si intende con “sostenibilità” e, in secondo luogo, in che modo l’Università può inserirsi in un cammino verso la sostenibilità. Con questi quesiti, quindi, è stato steso il Capitolo 1, nel quale si vuole fornire un quadro concettuale in grado di inquadrare la sostenibilità, le sue diverse dimensioni e ambiti di applicazione (sostenibilità ambientale, economica e sociale, sostenibilità debole e forte, etc.). Definita la sostenibilità, la domanda seguente che ci si pone è “qual è il ruolo dell’Università all’interno della sostenibilità?”. Da questo spunto seguiranno i paragrafi sulle diverse “missioni” dell’Università e i dibattiti concettuali che sorgono intorno ad esse. Forniti gli strumenti teorici di base e per essere poi in grado di rispondere al quesito iniziale, il Capitolo 2 si pone l’obiettivo di delineare un quadro il più possibile completo e variegato del complesso mondo della distribuzione automatica, sia in Italia ma anche in Europa e Stati Uniti. Al contempo, si descriverà lo stato attuale delle azioni e progettualità già portate avanti da altri soggetti e volte a sviluppare un vending più sostenibile sia in ambito privato che all’interno dell’Università. Il Capitolo 3 servirà a esporre i risultati dei lavori di ricerca svolti in funzione della tesi: questionario ai fornitori, questionario all’utenza, mappatura, rilievi dei consumi energetici e colloqui con gli uffici amministrativi dell’Università degli Studi di Torino. L’intento è di fornire dati a sufficienza per poter riflettere anche concretamente sulle possibilità e modalità su come mettere in atto successivamente le azioni migliori, sulla base di situazioni ed esigenze reali. Infine, i riferimenti concettuali del primo capitolo, gli esempi portati alla luce all’interno del secondo capitolo congiuntamente alle riflessioni e i dati raccolti nel terzo, sfoceranno nel Capitolo 4, dove si tenterà di riunire le proposte più fattibili e dal rapporto costo/opportunità migliore, che potrebbero essere portate avanti per favorire concretamente un passaggio verso un vending sostenibile. Il quarto capitolo vuole presentarsi come uno strumento da cui poter trarre spunto e, al contempo, una raccolta delle buone pratiche emerse durante tutto il lavoro svolto.

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