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Autore: Marco Bottero

Relatore: Prof. Marco Maria Bagliani

Correlatore: Prof. Andrea Scagni

Corso di Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente, della Cultura e del Territorio

 

Anno accademico: 2016/2017

 


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Abstract: 

(Italian) 

Lo scopo di quest’elaborato è l’analisi dell’impronta climatica di un’organizzazione.

In particolare, verrà sviluppato il tema della Carbon Footprint o impronta di carbonio inteso come strumento di stima e di valutazione degli impatti ambientali nei casi dell’Università degli Studi di Torino e del Campus Luigi Einaudi in riferimento all’anno 2016.

Le complesse relazioni tra società e ambiente si sono evolute nel corso del tempo, ma solo negli ultimi decenni hanno assunto sempre più rilevanza, per via del crescente influsso delle attività umane sull’ambiente circostante. Ciò ha portato ad un’analisi più attenta ed accurata delle “questioni” ambientali e climatiche.

La Carbon Footprint è un importante indicatore di sostenibilità ambientale che è stato sviluppato proprio con lo scopo di esaminare le dinamiche e gli impatti generati dalle attività antropiche sull’ambiente. Nello specifico, permette di calcolare e misurare la quantità totale di emissioni generate, in termini di anidride carbonica (CO2), da un particolare prodotto, servizio o da un’organizzazione. Tale metodo ha tra i suoi punti di forza quello di permettere di identificare quali siano gli ambiti e i campi in cui un’organizzazione deve agire per migliorare le proprie prestazioni ambientali. Questo si traduce in una riduzione dell’impronta climatica e in un abbattimento dei costi provenienti dai consumi energetici.

In aggiunta, la Carbon Footprint è un importante mezzo di comunicazione e di sensibilizzazione, da cui le organizzazioni possono trarre vantaggi anche dal punto di vista della responsabilità sociale e di immagine.

Di conseguenza, l’obiettivo di quest’elaborato è esaminare la tematica della Carbon Footprint in tutte le sue sfaccettature, focalizzandosi principalmente sull’impronta di carbonio riferita ad un’organizzazione.

La trattazione verrà quindi sviluppata a partire dallo studio delle relazioni che intercorrono tra l’uomo e l’ambiente e di come nel corso degli anni sia cresciuta l’esigenza di dare un senso e quantificare tali relazioni attraverso gli indicatori ambientali tra cui l’impronta di carbonio, individuandone pregi e limiti e dando anche una prima definizione di impronta climatica relativa ad un’organizzazione. 2

 

In seguito, verrà affrontata da vicino la tematica della Carbon Footprint di un’organizzazione. Più nel dettaglio, verranno studiati e analizzati gli strumenti e le norme che ne regolano l’applicazione e che permettono la quantificazione delle emissioni prodotte dalle attività delle organizzazioni.

Successivamente, si procederà con la disamina di tre casi studio di Università che hanno deciso di intraprendere la strada verso la sostenibilità ambientale e di rendicontare le proprie emissioni di gas serra: l’Università degli Studi di Milano-Bicocca (caso nazionale), la De Montfort University della città di Leicester (caso europeo) ed il Campus Curico in Cile (caso internazionale). In questo modo sarà possibile comprendere in maniera più chiara la metodologia di analisi della Carbon Footprint di un’organizzazione.

Infine, si procederà con il calcolo e l’analisi dell’impronta di carbonio dei due casi oggetto di studio di questo elaborato: l’Università degli Studi di Torino ed il Campus Luigi Einaudi. Nel primo caso si tratta di una prima stima che riguarda la valutazione degli impatti generati dall’Ateneo torinese, nel secondo caso invece si è approfondita l’analisi della Carbon Footprint già effettuata in studi precedenti.

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