UniToGO vince la SERR2020

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Il Green Office di UniTo vince la 
Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2020

Nell’anno della vita on line, con la campagna di sensibilizzazione Spazzino digitale. Un byte alla volta contro i rifiuti invisibili, l’Ateneo torinese sensibilizza sull’impatto ambientale dell’uso del digitale 


L’Università degli Studi di Torino, tramite il Green Office UniToGO, con l’iniziativa "Spazzino digitale. Un byte alla volta contro i rifiuti invisibili"ha vinto la competizione nazionale della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2020, nella categoria Pubbliche Amministrazioni. UniTo ora rappresenterà l’Italia nella competizione europea nella medesima categoria.

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è la campagna di comunicazione ambientale nata nel Programma LIFE+ della Commissione Europea volta a promuovere azioni di sensibilizzazione sulla sostenibilità e sulla corretta gestione dei rifiuti e a sviluppare consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. Nell’edizione 2020 in Italia sono state realizzate 3.473 azioni quelle che si sono candidate al premio sono state valutate dal Comitato Promotore italiano formato dal Ministero della Transizione Ecologica, Regione Siciliana, Anci, Città Metropolitana di Torino, Legambiente, Utilitalia, AICA, CNI Unesco, in qualità di invitato permanente; ERICA Soc. Coop. in qualità di partner tecnico.

 

 


Tema della SERR2020 erano i rifiuti invisibili e UniToGO ha scelto di focalizzare l’attenzione sull’impatto ambientale dei rifiuti digitali: nell’anno della pandemia le attività della comunità universitaria, oltre 80.000 persone, si sono trasferite quasi interamente in digitale, sia per la didattica sia per il telelavoro.


L’impatto del digitale sull’ambiente deriva da fabbricazione e spedizione dell’hardware di internet e dall’alimentazione e raffreddamento dei dispositivi, come computer e smartphone ma anche e soprattutto server. L’industria della comunicazione e della tecnologia dell’informazione produce ogni anno oltre 830 milioni di tonnellate di CO2, circa il 2% delle emissioni globali. Ogni giorno su Google vengono realizzare circa 3,5 miliardi di ricerche e ognuna emette da 0,2 a 7 grammi di CO2. L’invio di una email da un megabyte equivale a tenere accesa una lampada da 60W accesa per 25 minuti, e più pesa l’email e maggiore sarà la CO2 emessa - fino a 50 grammi se l’allegato è grande. L’80% di tutti i dati trasferiti online è costituito da video, di cui il 60% è trasmesso in streaming, nel 2018 il traffico video online è stato responsabile di oltre 300 milioni di tonnellate di CO2.

Dal 21 al 29 novembre 2020 UniToGO, con il patrocinio della RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, ha proposto una campagna di sensibilizzazione e call to action sui rifiuti invisibili derivanti dall’uso di internet e dei dispositivi digitali. Nasce così lo "Spazzino Digitale". Le uscite quotidiane sui social network, con un linguaggio ironico e leggero, sfruttando meme e link di approfondimento, hanno proposto suggerimenti da adottare per ridurre il proprio impatto ambientale nell’anno in cui quasi tutto è avvenuto in modalità on line. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccoli accorgimenti come ad esempio disabilitare la riproduzione automatica dei video sui social, ridurre la qualità di riproduzione se non necessaria, spegnere la webcam durante le call quando si ascolta, disiscriversi dalle newsletter che non si leggono, fare periodiche pulizie di cloud, mail e device è possibile ridurre il proprio contributo alle emissioni di CO2 e contrastare il surriscaldamento globale.
Tanti i temi affrontati: l’impatto di internet in generale, le ricerche con i motori di ricerca, l’utilizzo della posta elettronica, la riproduzione di video, i consumi energetici legati ai dispositivi tecnologici, lo spazio di archiviazione cloud, l’uso di smartphone e social network.


Consigli di pulizia digitale e info utili tra le storie in evidenza della nostra pagina Instagram e nell'evento Facebook dedicato


Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Informatica sono state incluse video-pillole divulgative sul Green Computing che hanno dato risalto all’impegno di UniTo, evidenziando le attività in corso e i progetti per sviluppare forme di informatica più efficiente e per limitare la produzione di rifiuti invisibili del mondo digitale.